16 Giu 2011

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Le tv di Sampieri

Le tv di Sampieri

Sampieri, a pochi passi dal luogo nel quale perse la vita il piccolo Giuseppe Brafa, lungo il sentiero che collega il Pisciotto alla terza piazzetta di Marina di Modica, ma ancora in territorio di Scicli, fra la natura, il verde ed il mare, sopra gli scogli sui quali ci si può sedere ad ammirare ciò che circonda quell’angolo di incontaminato, fra i cespugli verdi e l’odore intenso del mare, si scorgono le carcasse di alcuni televisori, gettati lì dall’incuria di alcuni cittadini.
La distanza dal mare è davvero poca. A volte, quando il mare è grosso, le onde arrivano quasi fino alla stradina sferrata immergendo le vecchie carcasse, mentre l’aria ricca di salsedine corrode le parti metalliche dei teleschermi un po’ datati, depositati in malo modo, distrutti, con i vetri rotti e le componenti disseminate sugli scogli.
A completare il quadro si possono contare le numerose presenze di pezzi di plastica, bidoncini, pezzi di sedie ormai rotte e abbandonate lì, cesami semidistrutti, spranghe di metallo, veneziane, cornici di porte di legno.
Ce n’è per tutti i gusti, basta guardare sotto i propri piedi per accorgersi di come un sito naturale può diventare in poco tempo una discarica a cielo aperto.
Eppure non sono necessari notevoli sforzi per smaltire questi rifiuti speciali, basterebbe chiamare il proprio Comune e prendere un appuntamento con il servizio di ritiro che provvede a prelevarli direttamente a casa. Si chiama, si fissa il giorno, si prende il televisore o qualunque altro elettrodomestico ingombrante, lo si posiziona fuori dalla porta in serata e il Comune provvede al ritiro e allo smaltimento senza alcun costo aggiuntivo.
Di certo si sprecano più energie a “buttare” i televisori in campagna o al mare come in questo caso con il rischio di essere scoperti e beccarsi una multa.
In alternativa è anche previsto il cosiddetto “Uno contro Uno”, il decreto attuativo del Ministero dell’Ambiente destinato ad aprire una nuova era nella gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche: basta recarsi presso un qualsiasi negozio, centro assistenza e/o di installazione per chiederne il ritiro gratuito, dietro l’acquisto di uno nuovo.
Lo scopo del recupero è quello di evitare di disperdere nell’ambiente sostanze inquinanti per l’ozono e, al tempo stesso, massimizzare il recupero dei materiali. E, nel caso di un televisore, è possibile riciclare fino al 95% delle sostanze di cui è composto!
Inoltre, i fosfori, che servono per dare la luminosità, sono composti da sostanze inquinanti (nei vecchi modelli da piombo), senza contate le polveri fluorescenti che sono altamente tossiche!
E se è possibile fare pochi sforzi per liberarsi di questi rifiuti, perché continuare a nasconderli in mezzo alla natura?

Angela Allegria
Maggio 2011
In Il clandestino con permesso di soggiorno

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