“Fino a quando arriva il buio” di Ivana Cammà

La storia familiare di Irene e Giordano ci tocca, ci scuote, ci tiene in pugno in un crescendo di emozioni contrastanti e di curiosità corroborante

È una verità talmente accecante da non poterla/volerla vedere quella che racconta Ivana Cammà in “Fino a quando arriva il buio” (Algra editore, 2024) suo romando d’esordio.

La storia familiare di Irene e Giordano ci tocca, ci scuote, ci tiene in pugno in un crescendo di emozioni contrastanti e di curiosità corroborante.

Parole impresse nella carne dei protagonisti, che percorrono le vene e la pelle del lettore: questa è la forza della scrittrice che già nei racconti aveva dato prova di maestria.

Una storia di famiglia, i Derroux, miscuglio di culture diverse già dal bisnonno Battiste francese che aveva sposato una baronessa italiana, la nonna Tatiana Ivanova russa, la madre di Piero, Dolores Hidalgo spagnola, una pittrice. E poi la moglie di Filippo, Scarlett, americana.

I personaggi si fanno specchio tra di loro: non solo i gemelli, ma anche Elena e Piero, Paolo e Dorotea, Piero e Filippo.

È un continuo confronto, un sottacere di bugie e verità, amore e odio, sofferenza e ricerca estrema di vita. In fondo forse è questa la vita: un insieme di contraddizioni, di segreti inconfessabili, di verità taciute, di andare avanti e tornare indietro.

“Sorellina del mio cuore,
stai con me che il giorno muore,
sono qui al fianco tuo,
fino a quando arriva il buio”.

Una poesia infantile, il mantra di una vita, il fil rouge del racconto che si aggroviglia, si districa, si perde e riemerge potente tra le pagine di una storia che lascia il segno.

Il ritmo calmo iniziale si trasforma per spingersi fino ad un culmine inaspettato e quando lo si raggiunge, si comprende subito che c’è dell’altro e poi dell’altro ancora, in una escalation di emozioni e di episodi che tiene incollati alle pagine.

Se è questa la carica del romanzo d’apertura non ci resta che attendere il prossimo e poi un altro ancora, sicuri che la scrittrice riuscirà a stupirci come ha già fatto in questa riuscita prima prova.

Angela Allegria

19 luglio 2025

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