3 Feb 2015

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La Valigia

La Valigia
Suona la sveglia. Sono le 7. Apro gli occhi contenta che domani parto. Non resta che preparare la valigia. Uffa, la valigia! Mi alzo e prima ancora di adempiere alle occupazioni quotidiane della mattina prendo la valigia e comincio a riempirla. Non devo dimenticare nulla e così spunto dall’elenco le cose da mettere che ho stilato stanotte,mira l’euforia della partenza e la paura di dimenticare qualcosa di importante. Tanto lo so che porterò cose inutili, ritenute indispensabili, ma che appesantiscono e basta. Ad un tratto, mentre ho ancora i calzini in mano, tra un dilemma amletico del tipo “Lo porto o non lo porto?”, un pensiero si affaccia limpido e puntuale, una sorta di riflessione, quasi una paranoia pre colazione. Con i calzini a mezz’aria mi chiedo: cosa è la vita se non una valigia?
Un piccolo convoglio colmo di sogni, di speranze, di aspettative, un bagaglio ricco di esperienze, di ricordi, di emozioni vissute appieno, di rimorsi e di rimpianti, una borsa carica di passato e di voglia di futuro, di consapevolezza, di curiosità e di incoscienza. È un trolley che si avventura per strada, a volte un po’ sgangherato, ammaccato, ma sempre tuo, vissuto appieno e sempre in piedi. A volte le ruote inciampano, si incastrano fra i sanpietrini, altre volte finiscono in una pozzanghera il cui fango ne annerisce i bordi, spesso devi far forza per tirarlo avanti e, nei tratti più difficili devi caricarlo in spalla per portartelo dietro. Quante volte hai pensato di mollarlo lì, al centro della via o magari in un angolo nascosto e di fuggire da solo, libero da ogni peso? Quante volte hai invidiato chi riesce a farlo camminare quasi da solo, o addirittura chi se lo fa portare da qualcun altro? Poi, stanco, mentre ti asciughi un po’ di sudore e prendi fiato per la salita, ti viene un sorriso a guardare quanta strada hai fatto e, prima che le forze e lo scoraggiamento ti invadono, continui il tuo viaggio perché colma o vuota, ordinata o confusa, aggrovigliata o limpida è sempre la tua valigia.
Angela Allegria
28 gennaio 2015

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