16 Ago 2009

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Insegnanti di religione fuori dagli scrutini per gli esami di maturità

Insegnanti di religione fuori dagli scrutini per gli esami di maturità

Con la sentenza n. 7076 del 18 luglio 2009, resa nota in questi giorni, il Tar del Lazio ha accolto due ricorsi proposti dalle associazioni a favore della laicità e dei rappresentanti di religioni diverse da quella cattolica che chiedevano l’annullamento della ordinanze ministeriali emanate per gli esami di stato 2007 e 2008 dal ministro Fioroni nelle quali si prevedeva la valutazione della frequenza dell’insegnamento della religione ai fini dell’ottenimento di crediti scolastici e la partecipazione degli insegnanti di religione agli scrutini.
Per i giudici amministrativi “la attribuzione di un credito formativo ad una scelta di carattere religioso degli studenti e dei loro genitori, quale quella di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche dà luogo ad una precisa discriminazione, dato che lo Stato italiano non assicura la possibilità per tutti i cittadini di conseguire un credito formativo nelle proprie confessioni o per chi dichiara di non professare alcuna religione, in Etica morale pubblica”.
Facendo leva sul principio costituzionale della laicità dello Stato ribadito dalla Corte Costituzionale con la sentenza 203/1989, i giudici del Tar continuano affermano che “in una società democratica, certamente può essere considerata una violazione del principio del pluralismo il collegamento dell’insegnamento della religione con consistenti vantaggi sul piano del profitto scolastico e quindi con un’implicita promessa di vantaggi didattici, professionali ed in definitiva materiali”.
In merito si pronuncia il Presidente dello Snadir, Prof. Orazio Ruscica, fondatore del sindacato dei professori di religione cattolica.
“Una sentenza – commenta annunciando il ricorso al Consiglio di Stato – che premia il disimpegno degli studenti. Un’ordinanza volta a penalizzare quegli alunni che scelgono di avvalersi di una materia culturalmente significativa, oppure che scelgono in alternativa o lo studio individuale assistito o altra materia, e premia chi invece sceglie il nulla uscendo da scuola per andare al bar o in sala giochi””.
Angela Allegria
16 agosto 2009
In www.italianotizie.it

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