7 Ott 2013

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Il progetto dimenticato di un modicano fiducioso

Il progetto dimenticato di un modicano fiducioso

Sempre al centro di polemiche sin dalla sua collocazione, la fontana dello Stretto, progettata dal romano Francesco Cellini, è ancora lì, sormontata da una cometa discussa e discutibile, che rischia di divenire perenne ornamento di una rotatoria firmata, ma non piaciuta.
Se alcune parti politiche protagoniste delle ultime elezioni dichiaravano che sistemare o quanto meno spostare altrove la cometa era una priorità per far tornare Modica “città”, ad oggi, bella o brutta, voluta o indesiderata, la cometa sta lì a guardare i modicani impassibile, rispondendo anche ai pochi flash che qualche turista le offre.
Idee innovative ce ne sono state e ce ne sono tante.
Qualche anno fa, nel 2009, ad esempio, è stato esposto a Palazzo San Domenico il plastico di un progetto di ridefinizione dell’area in questione, a firma dell’ing. Ignazio Zocco.
Il professionista modicano ha realizzato un plastico in pietra di Comiso nel quale si evidenzia una rivalorizzazione della rotatoria, partendo da quella già presente, con delle varianti significative e funzionali.
“Riadattare quello che già c’è” spiega lo stesso per illustrarlo.
Il progetto dell’ing. Zocco prevede di stringere leggermente la rotonda per allargare la carreggiata e portarla da 8 metri a 9,50 al fine di agevolare le manovre dei veicoli più grandi.
Le canalette laterali dove confluisce l’acqua possono diventare rigogliose fioriere, mentre quattro scale salgono verso il nucleo dove è posizionata una grande vasca con al centro una statua. La statua in questione è una Nereide, voluta lì proprio a significare il convergere dei torrenti modicani in quel punto: lo Ianni Mauro che scende da Corso Umberto e ha precedentemente aggregato anche il Cozzo dei Pruni che scende da Santa Maria e il San Liberale proveniente da San Giuliano.
La vera nota particolare è data dal fatto che la Nereide è collocata su un supporto rotante collegato ad un meccanismo a tempo che le permette di girare durante l’arco della giornata. Per completare l’opera è anche prevista una fontana che bagni la statua.
Il progetto sarebbe dovuto essere finanziato tramite un Project financing, senza alcuna spesa per il Comune e per i contribuenti.
Ebbene, nonostante l’opera sia stata apprezzata ed ammirata da molti, nulla è successo, tutto è cascato sotto silenzio.
Ad oggi la rotatoria sta lì, senza acqua perché il motorino è guasto e quando lo si fa aggiustare, il riciclo dell’acqua la trasforma in sostanza melmosa e fangosa che danneggia gli ingranaggi facendoli bloccare, senza dimenticare che con la cometa sovrapposta (sistemare un’opera d’arte su un’altra fa pensare davvero!) chissà se è possibile accendere il meccanismo idrico.
Che futuro avrà la rotatoria dello Stretto? Sarà sempre criticata come dalla sua nascita o forse no?
“Che sia il mio progetto o quello di qualche altro collega non importa, l’essenziale è che sia valido e funzionale sia per valorizzare la nostra bella città, sia per agevolare la viabilità” conclude l’ing. Zocco, auspicando per Modica ancora un futuro florido e prosperoso.

Angela Allegria
Agosto 2013
In Il clandestino

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