4 Mag 2009

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Unione dei Paesi euromediterranei alla luce delle assonanze linguistiche?

Unione dei Paesi euromediterranei alla luce delle assonanze linguistiche?

Italia, Grecia e Spagna, Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, terre accomunate da cultura, costumi e mentalità, ma anche aspetti linguistici che, seppur diversi, prendono vita da una radice comune, come nel caso delle lingue neolatine, da assonanze linguistiche risultato di contaminazione, come nel caso di greco e spagnolo. Un’analisi linguistica, fonetica, morfologica dei aspetti comuni fra le tre lingue è fatta da Gianna Filau, giovane studiosa greca, lettrice di greco moderno presso l’Università Orientale di Napoli. A lei va il merito di aver ricercato le parole comuni, le assonanze fonetiche, fra due lingue apparentemente tanto diverse fra loro: il greco e lo spagnolo. Già il titolo del libro “Affinità fonetica tra Greco e Spagnolo”, mette in luce il lavoro puntiglioso e preciso dell’autrice, di lingua greca, ma profonda conoscitrice della cultura italiana e spagnola. Gianna Filau propone una possibile unione dei Paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo in base alle affinità linguistiche che abilmente dimostra nel suo testo. In che modo ce lo spiega la stessa autrice.
D: Gianna, da dove nasce il libro e che finalità si propone?
R: Il libro nasce dal desiderio di costruire un lavoro che rappresenta in modo sistematico la parentela linguistica-culturale tra il greco antico e moderno, l’italiano e il latino, questo e lo spagnolo. In questo mosaico linguistico esperti, interpreti ed traduttori vanno a scoprire le radici comuni analizzando le quali si coglie come l’identità linguistica di ciascuno contiene caratteristiche comuni con l’identità linguistica d’un altro. Appropriarsi d’un mosaico linguistico tale può comportare, oltre una apertura mentale e una precisa e determinata impostazione nei confronti della vita, il risultato di riuscire ad affrontare con prudenza, umorismo ed indulgenza ogni disgrazia quotidiana della vita ed essere comprensivo e tollerante nei confronti degli atti compiuti dal prossimo.
D: Chi sono gli interlocutori a cui ti rivolgi?
R: Il libro si rivolge a tutti loro che sono appassionalti di linguistica e di interazione tra le lingue e le combinazioni sintatiche, grammaticali, semantiche avvenute tra i parlati. Non solo, anche a linguisti, studenti, interpreti e traduttori che vogliono avere una formazione-informazione che spazia in un ottica spiccatamente interculturale e comparata.
D: Quali sono le funzioni della linguistica comparata?
R: Il metodo comparativo-ricostrutttivo ha come punto di partenza il confronto tra le forme delle lingue storiche e come punto d’arrivo la formulazione d’ipotesi sul patrimonio fonologico, lessicale e morfologico della fase preistorica.
Il momento iniziale consiste dunque nell’individuazione delle forme da confrontare.
Il caso più semplice è quello in cui si hanno forme affini sia nel significante sia nel significato: ad esempio le parole lat.pater, gr.patēr, sono fondamentalmente simili tra loro e hanno tutte il significato di padre.
Da confronti di questo tipo, immediatamente evidenti, presero le mosse i primi studi di indoeuropeistica.Tuttavia la confrontabilità sul piano formale delle forme storiche è garantita non dalla somiglianza, ma dalla regolarità delle corrispondenze fonetiche.
Ciò significa che due parole simili nella forma e nel significato non sono identificabili se il confronto comporta delle corrispondenze irregolari. Ad esempio lat. deus ‘dio, gr. theòs, pur somiglianti nella forma e nel significato, non sono confrontabili perchè a un d latino iniziale di parola corrisponde regolarmente un d greco, mentre a un th greco iniziale di parola corrisponde regolarmente un f latino.
Nel mio libro metto a confronto l’affinità semantica e formale esistente tra queste tre lingue mettendo in evidenza l’affinità fonetica tra greco e spagnolo, prendendo come punto di riferimento l’italiano.
D: Cosa hanno in comune greco e spagnolo?
R: I contatti tra i parlanti e l’influenza di individui bilingui possono determinare fenomeni d’interferenza anche tra lingue contigue che siano del tutto diverse e reciprocamente non intelligibili. In particolare le possono attraversare facilmente un confine linguistico e diffondersi da una lingua in un’altra. Si tratta del c.d. fenomeno d’imprestito. Dal confronto degli alfabeti greco e spagnolo si può notare come esistono nel alfabeto spagnolo le lettere y, ci, zu, ce, ge, dad, jo, che riproducono il suono delle lettere greche Γ,Δ,Θ,Χ. In alcuni vocaboli spagnoli viene aggiunto il suffisso -ciòn che foneticamente produce esattamente il suono dentale della lettera del alfabeto greco -θ- come nelle parole greche (thi)mame,-θυμάμαι, θυμάρι (thi)mari etc. In alcuni vocaboli spagnoli viene aggiunto il prefisso –dad (bondad, verdad) che foneticamente corrispondono al suono dentale della lettera greca –Δ come nelle parole greche δάσος, δέος etc. Ad alcuni altri termini spagnoli invece viene aggiunto il suffisso –aje ad esempio blindaje di cui suono corrisponde alla lettera gutturale greca -x-come nella parola greca χέρι, inoltre il suffisso -yo come Mayo, il cui suono corrisponde alla lettera gutturale -γ-come nelle parole greche γεμίζω. E così via.
D: Nella prima parte del testo parli di reciproca influenza tra greco e Latino. In cosa si concretizza?
R: La reciproca influenza tra greco e latino si può osservare nelle diverse trasformazioni che hanno subito le diverse parole nel corso di tempo. Nella panoramica fonologica di entrambe osservando certi fenomeni si nota che: liquide e nasali sono stabili come ad es. il greco αγρός, lat. Ager.
Davanti ad un vocale la -s- in greco diventa -h- che si mantiene sotto una forma di un spirito rude ad es.επτά in lat.septem. In un altro caso le labio-velari si trasformano in dentali, quindi troviamo υπαρ-ύπατος (lat.iecur). Le occlusive p, b, t, d, k, g rispondono in greco come: π, β, τ, δ, κ, γ e cosi abbiamo gr. πεκω, lat. pectō, gr επτά lat. septem, gr. ερπω, lat. serpō gr. τείρω lat. tero, gr. δόμος, lat. domus, gr. δέκα lat. decem. Conservazione de prepalatales c,e,g come ad esempio lat. centum, gr ,lat dicere,gr lat genus ,lat agere.
Queste trasformazioni fonologiche tra greco e latino, l’interazione e la connessione tra le parole dimostrano la nostra parentela linguistica, e l’appartenenza comune ad una cultura marcata dagli stessi riti, abitudini, costumi, mentalità.
D: Nella seconda parte sperimenti l’ affinità fonetica tra greco e spagnolo ponendo come punto di riferimento la lingua italiana. A quali risultati sei giunta?
R: In primo luogo il mio lavoro vuole mettere in evidenza la dignità ortografica della lingua spagnola e la sua affinità fonetica con il greco. Ciò che rimane un atto curioso è che nonostante la parentela strutturale tra spagnolo e l’ italiano (entrambe le lingue di origine latina) si nota un affinità fonetica tra greco e spagnolo.Questa peculiarità può sembrare una dimensione interessante per chi si occupa di linguistica per mestiere oppure solo per il fascino e la curisosità di conoscere le radici culturali della nostra origine. Il presente lavoro fornisce un adeguata conoscenza fonetica, ortografica e semantica, perché tende a scomporre ogni parola nelle sue parti (tema, radici, suffissi) mettendo a confronto parole corrispondenti, colte dai dizionari Greco, Italiano e Spagnolo allo scopo di trascrivere e commentare il suono che ogni sillaba produce in ciascuna parola di cui fa parte. Ad es. (gr.)Ολεθρος-pestilenza-pestilencia(lat.pestilentǐa) (gr.)σύγκλιση-convergenza-convergencia(lat.convergĕre) αυστηρότητα-severità-severidad-(lat.sevērus). Il nostro esempio, tratto da un campione di 10.000 parole trascritte vuole mettere in evidenza il fatto che nonostante al livello ortografico lo spagnolo non presenta nessuna somiglianza con il greco il suono prodotto dalla silaba finale dello spagnolo, assomiglia al suono pronunciato dal greco(θ,th,δ). Un fenomeno tale avviene grazie ad alcune influenze che la lingua spagnola subí dallo spostamento dai diversi popoli (Greci, Arabi etc.) e grazie a certi prefissi e suffissi(ciòn,dad,ncia,ado,aje) che vengono aggiunte a certe parole spagnole purchè esse tendono ad indicare:azione,valore,aspetto,luogo,dignità, somiglianza,differenza etc. L’affinità fonetica tra greco e spagnolo viene dimostrata dai singoli suoni che la lingua Italiana non dispone, mentre quella spagnola produce e felicemente corrispondono ai suoni prodotti da alcune lettere del alfabeto greco sono:la dentale θ ε δ,la gutturale χ γ.
In base a questa somiglianza fonetica emerge la parentela linguistica-culturale, in base a cui è stata formata la nostra mentalità, usi costumi, ideologie politiche-sociali-religiose e su questi parametri è stato delineato il nostro temperamento a cui tutti noi popoli residenti nel bacino del Mediterraneo ci identifichiamo.
Angela Allegria
3 maggio 2009
In www.modica.info

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