7 Giu 2008

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Santa Maria delle Grazie Patrona Civitatis

Nel territorio modicano, fra le sanguinose rivalità sorte fra S. Pietro e S. Giorgio per il riconoscimento del Santo Patrono, solo la Santa Vergine delle Grazie è riuscita ad essere subito riconosciuta ed accettata come Patrona Civitatis.
Quali sono state le motivazioni che hanno portato a questa decisione?
All’inizio del mese mariano del 1615 alcuni cittadini modicani residenti nei tuguri dei primitivi quartieri di Sant’Anna, di Santa Maria alla Scala, dell’Olivedda, dell’Idria, videro sul Monserrato, colle che si erge proprio innanzi alle menzionate località, una fiamma che cominciava ad ardere sempre alla stessa ora del giorno, al crepuscolo, per poi estinguersi improvvisamente poco dopo. Solo alcuni giorni più tardi, il 4 maggio, per l’esattezza, la folla, spinta dalla brama di conoscere, decise di far luce su quello oscuro mistero.
Giunta sul luogo, la popolazione constatò che, nell’esatto punto in cui avevano osservato la fiamma, era situato un cespuglio di bossi sempreverde pur essendo sempre infiammato, vicino al quale si trovava un dipinto su tavola, dalle dimensioni di circa 80×50 cm, raffigurante la Vergine con il Bambino.
Il popolo accolse il dipinto su ardesia come un dono divino, divulgando la leggenda secondo la quale il sacro dipinto fosse stato depositato in quella postura per volontà divina da un eremita sconosciuto, e in poco tempo deliberò di innalzare un santuario e di associarvi la confraternita del bossolo la quale prendeva il nome proprio dal sito in cui il dipinto era stato rinvenuto.
I giurati e i nobili modicani accolsero la proposta senza la minima esitazione e stabilirono di finanziare loro stessi la costruzione.
Fra essi possiamo ricordare: il conte Henriquez, Francesco Bolles, cavaliere di San Giacomo e segretario particolare del conte di Modica; il nobile Antonio Castani, discendente della famiglia Stefano dei baroni di Albania e Zapata, proclamato oggi Beato.
Il progetto e l’esecuzione furono affidati al siracusano Vincenzo Mirabella.
Dopo aver costruito il portale d’ingresso, colto ad occidente ed aver posto la sacra tavola su un altare improvvisato, ogni mattina la tavola veniva ritrovata rivolta verso est, guardando la parte altra e la parte bassa della città.
L’evento, che tendeva a ripetersi, indusse i modicani a chiedere un altro progetto, nuovo, che venne realizzato e consiste nell’attuale portone settecentesco ancora visibile.
Nonostante i buoni propositi, la chiesa non venne ultimata a causa della morte di Mirabella, contagiato dalla peste.
In aggiunta a ciò, la mancanza di mezzi finanziari favorì la decisione di rimandare a tempi migliori il completamento del tempo.
Il 3 agosto 1627 l’allora arcivescovo di Siracusa dichiarò S. Maria delle Grazie Patrona di Modica.
 

9 luglio 2006
Angela Allegria

In www.modica.info

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